Una data importante il 9 aprile 2025. È stata instituita una “Giornata nazionale dell’ascolto dei minori”. Finalmente, dico io che da tanti anni mi occupo di sportelli aperti all’ascolto partendo da ciò che i ragazzi scrivono: cioè da un loro prodotto non sottoposto a quantificazioni standard.
Beh, solo un “maestro di strada” come Marco Rossi Doria poteva avere una idea gentile quale quello di attivare una raccolta di cartoline scritte da loro per verbalizzare…. cosa augurano a loro stessi da grandi. Alcuni commentatori hanno sottolineato la speranza: per progetti che vanno da quelli professionali a quelli legati all’amore. A me, hanno fatto più impressione le tanti, costanti, frasi quali “Non ho più paura di rimanere da sola”, “Ho meno paura”, “Ho superato le mie paure”, “Non ho paura di fallire”, “Non ho più paura di amare”, “Ho superato la paura dei ragni e delle donne” “Non sono in un carcere a marcire” “Non sono sotto un ponte” “Non ho più paura del cibo” “Non mi sento più sbagliata”, “Sono guarita da tutte le debolezze che avevo e nascondevo”, “Sto meglio”, “Ho fatto pace con me stesso”…
Insomma: se guardiamo a ciò che sentono OGGI, non si può non evidenziare la parola “paura”. Seppure coperta dal leggero velo di futura speranza, è parola che si lega alla realtà di adolescenti. Di oggi.
E la cartolina, prezioso strumento di comunicazione (e non più oggetto del passato: tornerò su questo argomento), ci ha fatto partecipi delle tante loro preoccupazioni che spesso si colorano di angoscia.